Taormina. Mazzata del giudice sportivo al Mongiuffi Melia calcio in merito ai fattacci accaduti sabato scorso al “Bacigalupo” durante e alla fine dell’incontro con l’Atletico Taormina. Il giudice ha squalificato: fino al 12 novembre 2015 il presidente del Mongiuffi Melia, Carmelino Santoro. “A fine gara, mentre l’arbitro scendeva le scale per raggiungere il proprio spogliatoio – spiega il giudice – Santoro colpiva l’arbitro con un forte schiaffo alla mascella destra, procurandogli forte dolore ed arrossamento. Lo stesso, dopo l’arrivo delle Forze dell’Ordine, che provvedevano alla sua identificazione, entrava nello spogliatoio dell’arbitro, minacciandolo di querela, qualora nella stesura del referto di gara avesse fatto il suo nome quale aggressore; il tutto alla presenza dell’Osservatore arbitrale e delle stesse Forze dell’Ordine”. Squalificato fino al 12 novembre 2015 anche il dirigente Maurizio Intelisano. “Già allontanato dall’arbitro durante il corso della gara, per contegno offensivo e minaccioso, a fine gara, mentre l’arbitro faceva rientro nel proprio spogliatoio – spiega il giudice – Intelisano colpiva l’arbitro con un forte calcio al gluteo, procurandogli forte dolore. Allontanato da un addetto alla sicurezza, cercava di reiterare l’aggressione, non riuscendoci”. Oltre a 100 euro di multa al Mongiuffi Melia, fermati anche: l’allenatore Eugenio Scimone fino al 21 novembre 2011; i calciatori Marco Scimone, Marcello Spartà e Raimondo Costantino per 2 giornate, per contegno minaccioso nei confronti dell’arbitro; il calciatore Giuseppe Curcuruto per 4 giornate per aver tentato di colpire l’arbitro; il calciatore Nino Munafò fino al 13 gennaio 2012 per aver tentato di colpire l’arbitro.