Taormina. “La Città del Centauro ed il suo comprensorio rischiano, alla pari di altre località, di farsi trascinare dall’industria turistica globalizzata, quando la propria storia, invece, è fatta di piccole case che sanno fare accoglienza intrisa di calore umano”. E’ questo, in sintesi, il tema del convegno annuale dei direttori e proprietari di hotel che fanno parte del sodalizio “Charme e relax”, espresso da Roberto Mion, presidente dei direttori del gruppo. Di questo sono parte integrante alcune rinomate case taorminesi tra cui quella di Pippo Intelisano, che ha accolto a Castelmola il meeting e quella di Salvatore Cacopardo, rappresentante di spicco dell’Associazione Albergatori di Taormina. “Tale parte della Sicilia – ha continuato Mion – ha l’accoglienza nel suo Dna. Negli alberghi ha una parte predominante la qualità dei servizi offerti, ma anche il fattore umano. Non a caso spesso i proprietari sono anche direttori delle strutture ricettive che fanno sentire il loro calore quando accolgono i loro ospiti. Tali case alberghiere, inoltre, sono gestite da chi sa dare consigli sul luogo in cui si trovano. Tutti questi fattori sono poi quelli che si ricordano di una bella vacanza”. Insomma un’accoglienza a “misura d’uomo” che sicuramente trova i cardini fondamentali nel sodalizio che ha fatto arrivare a Taormina e dintorni poco meno di un centinaio di gestori di altrettante attività. L’ispirazione familiare dell’accoglienza è state espressa anche da fondatore e presidente del sodalizio, rispettivamente Italo Callegari ed Enrico Callegari, padre e figlio.
Considerazione assolutamente condivisibili nella teoria e contradette nella pratica!
I nostri giovani sempre più emarginati nella formazione sono pronti solo all’impiego in posizione subordinata!
turismo o altro?