Da Pippo Intelisano, riceviamo e pubblichiamo: “A Castelmola nell’ultimo periodo hanno aperto diverse attività turistiche e commerciali le quali poi per problemi burocratici e di autorizzazioni comunali hanno chiuso dopo pochi giorni o rischiano di chiudere. Gli amministratori e i burocrati del Comune, in un momento di stasi in cui non si fa niente per stimolare la crescita del paese, sono in letargo. Non si fa promotore, l’Amministrazione, di iniziative che aiutino lo sviluppo demografico ed economico del borgo molese. Dovrebbe, almeno, promuovere in modo più efficace lo spirito imprenditoriale. Gli assessorati comunali negli ultimi anni non si sono fatti ideatori neanche di iniziative che stimolino l’attrazione turistica e nello stesso tempo creino possibilità occupazionali con l’apertura del museo o di attività ricreative. Occorrono più imprese nuove e dinamiche, in un paese a pochi passi da Taormina, determinate a trarre beneficio dall’apertura dei mercati e a scegliere la strada della creatività o dell’innovazione per perseguire la propria espansione. Non si possono quindi prima rilasciare autorizzazioni comunali per attività commerciali e poi ritirarle, si paventa sicuramente l’omissione di atti d’ufficio e un danno economico rilevante per chi ha investito in dette attività. Le Amministrazioni comunali dovrebbero innanzitutto porre in essere una strategia di politiche macroeconomiche orientate alla crescita e alla stabilità che costituiscono un presupposto per un’atmosfera favorevole all’iniziativa imprenditoriale. La decisione del singolo di avviare un’impresa o la scelta di un imprenditore di affrontare rischi e di espandersi è influenzata da molti fattori, ma sembra che l’ostacolo principale alla creazione di un’impresa sia la burocrazia ed il burocrate, il rapportarsi con gli uffici di competenza che sembrano intralciare invece che agevolare, che fine hanno fatto gli Sportelli per le Attività Produttive, lo Sportello Unico, che ogni Comune dovrebbe già avere attuato? Non si capisce inoltre come mai l’Ufficio Informazioni dopo aver aperto nei mesi scorsi non è regolarizzato con orari sicuri per tutti i giorni. Le imprese in fase di avviamento nel nostro piccolo borgo incontrano sempre più difficoltà nell’ottenere le autorizzazioni di cui hanno bisogno o nel subentrare ad autorizzazioni o licenze che già esistono. La normativa in genere non opera distinzioni in base alle dimensioni delle imprese, perciò spesso grava in modo sproporzionato sulle piccole attività. Le autorità pubbliche dovrebbero pensare prima in piccolo ed impegnarsi a mantenere i regolamenti il più possibile semplici e mirati ed agevolare la nascita di nuove realtà imprenditoriali sul territorio come l’apertura di nuovi negozi, ristoranti, o la progettazione di percorsi del gusto, l’apertura nelle nostre contrade e nel Borgo di B&B, di agriturismi, proporre escursioni a piedi o a cavallo. Stesso discorso vale per le Chiese, l’Auditorium e la Biblioteca. Sono state fatte da parte dello scrivente numerose interrogazioni comunali e tante provocazioni anche sulla stampa locale, ma nessuna di dette interrogazioni è stata sino ad oggi portata all’odg del Consiglio comunale. Ad oggi l’unico interesse dimostrato da parte dei vari amministratori, assessori, consiglieri comunali è quello di poter incassare i loro compensi, siano essi gettoni di presenza o indennità di carica. Chiedo maggiore interesse ai cittadini di Castelmola, nella vita politica e sociale della città”.
Dopo aver verificato alcune notizie, viene spontaneo dire ma con quale coraggio si fa della moraleo, quando si è proprietari di una struttura alberghiera che badate bene a quanti castelmolesi da lavorare, forse 1,1/2.
pippo ha lanciato l’opa, ma ci spieghi se queste cose le ha dette al sindaco, o valgono solo per chi non è più con il sindaco. comunque devo apprezzare la grande collaborazione che da al sindaco, che certamente dopo questa critica vorrà rispondere.
io propongo (l’anonimo pietro) che dietro le quinte pensa di poter dettare legge anche a castelmola. ma perchè non si fa riconoscere, invece di nascondersi come un codardo?
Pippo dato atto che le tue osservazioni sono puntuali come sempre mi sorge un dubbio. Tu non sei un comune cittadino ma un consigliere comunale ed è tuo preciso dovere fare tutti i controlli di legge sull’operato di chi pone freni e pone limiti alle giuste iniziative economiche per la comunità molese. Se come dici tu i BUROCRATI del comune pongono troppi lacciuoli o peggio violano precise norme (parli bene di uffici che dovrebbero semplificare invece di complicare iter burocratici per le imprese) di Legge è tuo preciso dovere istituzionale fare le dovute rimostranze nelle sedi competenti e perfino alle autorità preposte. Lamentarsi qui in effetti sa solo di esposizione mediatica in vista della imminente campagna elettorale che interesserà Castelmola e quindi, perdonami, non ha alcuna valenza e men che meno riscontri in termini pratici anche perché quelle attività non riaprono i battenti solo per un tuo modesto intervento a mezzo stampa. GRAZIE PER L’OSPITALITA’
Caro Pippo, tutto sacrosanto ma per risolvere tutto per favore non proponeteci più Biondo/ Russotti/ Tajana & soci!!!!
questa e solo,e solamente,propaganda pre-elettorale,ai tempi della birreria moretti quando si proponevano serate con musica dal vivo(attivita giovane,dinamica,capace di attirare clientela di una certa fascia di eta)il primo a presentare reclami e stato propio quel pippo intelisano che oggi invoca attivita turistico-commerciali dinamiche.Il museo da tanti agognato non e la cura che guarira castelmola dai suoi mali,anche se a malincuore bisogna accettare l’idea che l’unica attivita a creare un flusso turistico degno di nota e il bar “turrisi” che con i suoi simboli della fertilita(che a castelmola e ai suoi politici mancano)e capace di proporsi a tutte le fasce turistiche.