Taormina. Continua l’attività repressiva delle Fiamme Gialle in materia di sommerso di lavoro. Nella sola settimana appena trascorsa, sono stati scoperti 53 lavoratori in nero. Nell’ambito di un’attività di intensificazione del controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale di Messina, finalizzata a contrastare il fenomeno dell’impiego della “manodopera c.d. in nero” nei settori dell’edilizia, della ristorazione e turistico-alberghiera, sono stati eseguiti n. 16 controlli dei quali ben 11 sono risultati irregolari. La Compagnia della Guardia di Finanza di Taormina, diretta dal capitano Sergio Commendatore, in particolare, nel corso di due separati interventi ha scoperto ben 31 lavoratori “in nero” rispettivamente in un cantiere edile di Gaggi (nei pressi del costruendo campo da golf) e in un noto bar-pub taorminese, centro di ritrovo di numerosi giovani provenienti anche dalla vicina provincia di Catania. All’atto dell’ispezione effettuata presso il cantiere edile tutti i lavoratori sono risultati regolarmente assunti; tuttavia da un successivo esame della documentazione extra-contabile acquisita dai militari operanti, sono stati scoperti 22 lavoratori per i quali l’impresa aveva omesso, entro i termini previsti, l’inoltro della comunicazione d’instaurazione del rapporto di lavoro al competente centro per l’impiego. Nel corso dell’ispezione effettuata invece presso l’esercizio commerciale adibito a bar e pub sono stati individuati 9 lavoratori in “nero”. Tra i lavoratori presenti vi era anche un cittadino extracomunitario nei confronti del quale sono tuttora in corso accertamenti al fine di valutare la sua posizione in merito al permesso di soggiorno. Dall’inizio dell’anno sono stati già 182 i lavoratori in nero e irregolari scoperti dai militari del Comando Provinciale.