Giardini. E’ proprio il caso di dire che “chi dorme non piglia pesci!”. Anzi, ad un cittadino macedone di 37 anni, proprio la minore attenzione nel cautelarsi per sfuggire ai controlli dei carabinieri è costata la fine della sua irreperibilità. Deijan R. è stato infatti arrestato da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del Norm della Compagnia carabinieri di Taormina, impegnata durante uno dei numerosi servizi di controllo del territorio, che è intervenuta alle prime ore di domenica mattina in una strada del centro rivierasco dove, poco prima, era stato segnalato il danneggiamento di un’autovettura da parte di un uomo il quale poi si era introdotto all’interno del veicolo. Immediatamente, l’azione fraudolenta aveva fatto ipotizzare un tentativo di furto, ma quando i carabinieri sono giunti sul posto, hanno trovato l’uomo che dormiva tranquillamente all’interno dell’auto. La vicenda, a questo punto, si sarebbe potuta concludere con una denuncia in stato di libertà per il solo danneggiamento dell’auto, ma il prevenuto, di nazionalità straniera e sprovvisto di documenti, ha suscitato nei carabinieri il sospetto che dopo ore di accertamenti e riscontri incrociati ha portato i militari ad accertare la vera identità dell’uomo. L’uomo, un cittadino macedone di 37 anni, con vari precedenti penali alle spalle, in passato aveva fornito ben 35 generalità diverse. Solo grazie all’accertamento sulle sue impronte digitali ed il riscontro con quelle presenti nella banca dati A.F.I.S., ha consentito la sua esatta identificazione, da cui è altresì emerso che Deijan R. era ricercato dal 2010 in tutta Italia poiché gravato da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo dovendo espiare 7 mesi di reclusione per violazione degli obblighi inerenti il soggiorno e diffamazione commessi in quel capoluogo nel 2006. Tratto in arresto, l’uomo, dopo le formalità di rito, è stato pertanto condotto presso il carcere di Messina Gazzi. Il 37enne dovrà altresì rispondere di danneggiamento.