Taormina. Rischio di dermatiti, funghi ma anche contratture paravertebrali che possono provocare blocchi articolari dolorosi e persistenti. Sottoporsi ad un massaggio mentre si è comodamente sdraiati su un lettino in riva al mare è una tentazione troppo forte, specie se praticato ad un prezzo modico. Ma spesso chi lo propone è un abusivo. Nonostante siano ufficialmente fuorilegge, come previsto da un’ordinanza rinnovata lo scorso 11 maggio dal Ministero della Salute e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 luglio 2011, anche quest’anno, con l’arrivo della stagione balneare, sono numerose le segnalazioni della presenza sui nostri litorali di massaggiatori dal dubbio curriculum. L’ordinanza prevede che “al fine di salvaguardare la salute dei cittadini dai rischi derivanti da prestazioni effettuate in luogo non autorizzato da soggetti che non sono in possesso di comprovata preparazione e competenza”, è fatto divieto a soggetti ambulanti di offrire a qualsiasi titolo prestazioni riconducibili a massaggi estetici o terapeutici. Il problema, spiegano dal Ministero della Salute, è che i massaggi praticati da persone poco o per nulla esperte piuttosto che da professionisti sono pericolosi e mettono a rischio l’incolumità fisica e la salute del soggetto interessato. Le preoccupazioni per queste sedute terapeutiche ed estetiche a basso costo effettuate direttamente sul lettino in riva al mare sono da tempo nel mirino della comunità medica. In sostanza l’ordinanza, in vigore su tutto il territorio nazionale, vieta qualsiasi attività legata alla pratica di massaggi in spiaggia perché nella maggior parte dei casi chi “lavora” sul corpo dei bagnanti non è un professionista né è provvisto delle competenze necessarie per fare dei massaggi privi di rischi. Alcuni esempi di conseguenze negative post-massaggio in spiaggia sono stati elencati dallo stesso Ministero della Salute tramite i suoi portavoce. Il primo pericolo sta nella scarsa igiene delle mani di chi opera questi massaggi low-cost, che può portare all’insorgenza di infezioni della cute. Inoltre gli oli, le creme e gli unguenti utilizzati possono causare pericolose reazioni allergiche o bruciature ed ustioni, reagendo in maniera impropria all’esposizione ai raggi solari. Ci sono inoltre delle patologie che interessano l’apparato vasculo-linfatico e le articolazioni, che possono essere aggravate da manipolazioni effettuate in maniera impropria da non-professionisti del massaggio. Il malcostume di massaggi a pochi euro offerti in spiaggia da personale, per lo più orientale, non sappiamo quanto preparato, può provocare due tipi di danni: il primo – e più evidente – è cutaneo, giacché l’igiene di questi manipolatori è assolutamente approssimativa e a nulla servono i fazzolettini disinfettanti: infatti, le dermatiti, i funghi e le altre patologie più comuni della pelle si diffondono con estrema facilità. L’altro ordine di patologie si collega a quelle strettamente ortopediche legate alla manipolazione muscolo-tendinea che viene effettuata con tecniche assolutamente approssimative: i danni sono lievi finché il “terapeuta” rimane nell’ambito del massaggio superficiale; il rischio maggiore si verifica, invece, quando il massaggiatore applica la tecnica della digitopressione. Il pericolo maggiore lo corre la nostra colonna vertebrale, ove le radici nervose emergono dagli spazi intervertebrali, praticamente a pochi centimetri dalla superficie cutanea. A questo punto una digitopressione effettuata con tecniche approssimative può provocare infiammazioni delle radici nervose e di conseguenza contratture muscolari paravertebrali, che possono provocare blocchi articolari dolorosi e persistenti. In questa cornice, da un lato allettante ma dall’altro altamente rischiosa, si colloca l’attività preventiva e repressiva che in questi primi giorni “infuocati” d’agosto i carabinieri della Compagnia di Taormina (in particolare quelli della locale Stazione) stanno conducendo in collaborazione con il Comando dei vigili urbani di Taormina. Ricordiamo a tal proposito che prima dell’ennesimo blitz congiunto di carabinieri e vigili urbani contro l’ambulantato selvaggio, una settimana fa era stato scoperto in pieno centro storico un immobile adibito a deposito per la merce esposta in via Teatro Greco. Pochi giorni dopo, all’altezza di Capo Taormina, sono stati intercettati invece nove cittadini extracomunitari che erano appena scesi da un pullman e si apprestavano ad andare a esercitare abusivamente la “professione” nelle spiagge di Taormina, cioè ad Isolabella, Mazzarò, Spisone e Mazzeo. Nella circostanza sono prontamente entrati in azione i vigili urbani e i carabinieri che erano impegnati in un servizio di controllo della zona litoranea. Cinesi e senegalesi sono stati portati dapprima al Comando dei vigili urbani per accertamenti sulla merce posta sotto-sequestro, indi con una navetta nella caserma dei carabinieri per le operazioni di identificazione. Tra i 9 extracomunitari c’erano venditori africani e massaggiatori asiatici, ai quali sono stati contestati i reati di esercizio abusivo della professione e detenzione di merce contraffatta. Il consiglio dei carabinieri è quello di stare alla larga dai massaggi improvvisati tra lettini, ombrelloni e sdraio. L’ordinanza del Ministero della Salute ha efficacia sino alla chiusura della stagione balneare e prevede l’obbligo di pubblicità per i sindaci e per le Asl, mentre per i gestori ed esercenti di lidi e stabilimenti balneari prevede l’obbligo di segnalare ogni violazione dell’ordinanza medesima.