Giardini. La città di Giardini Naxos ha contribuito, così come ha potuto, alla affermazione del “Sì” nella consultazione referendaria tenutasi il 12 e il 13 giugno. Tra i vari comitati cittadini che hanno agito per promuovere la campagna del “Sì” vi è stato anche quello dell’Azione Cattolica e del terz’ordine Francescano Secolare della Parrocchia “S. Maria Raccomandata” il quale ha partecipato con impegno e sensibilità verso ciò che a buon diritto è il “bene comune”. Il comitato ha risposto alla voce dei vescovi italiani che, attraverso le parole di mons. Crociata, hanno invitato tutti i fedeli e gli uomini di buona volontà al rispetto dell’acqua “bene comune”, accogliendo anche l’invito di Benedetto XVI a tutelare l’ambiente e, a porre attenzione sulle tecnologie che potenzialmente danneggiano la vita dell’uomo. Unendosi al sentire del Consiglio e della Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica, il comitato cittadino “Meglio votare che marinare” ha rappresentato una autentica novità nel panorama sociale giardinese. Perché, assumendosi laicamente la responsabilità del proprio agire, ha contribuito a creare una autentica opportunità di convergenza di numerosi cittadini su valori condivisi, quali quelli della tutela dell’acqua pubblica, della difesa e salvaguardia del creato, della democrazia e dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge. “Il risultato cittadino del Referendum popolare propone una lettura in chiaroscuro” commenta Sergio Visconti del Comitato e vice presidente di Azione Cattolica “sia perché sembra sostanzialmente essere mancato il voto giovanile, sia perché appare evidente che i quartieri che hanno meglio risposto sono stati quelli nei quali il Comitato è stato più presente (Ortogrande, Saia, Piazza, S. Giovanni e parte di Pietragoliti). Inoltre sembra importante rilevare che gli anziani hanno fornito un contributo particolarmente significativo. Sulla presenza di un laicato ecclesiale finalmente adulto sarà possibile iniziare a costruire percorsi di novità civile, sociale e politica anche a Giardini Naxos”.
Rosario Messina