Castelmola. L’ex vicesindaco della cittadina molese, Carmelo Russotti, è intervenuto sulla situazione politica dell’antico borgo, con alcune dichiarazioni dirette al presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Pizzolo. “L’intervento recente del consigliere comunale Giuseppe Intelisano, secondo il quale tutti i Comuni della Sicilia hanno fatto partire i cantieri di lavoro escluso quello di Castelmola – spiega Russotti – mi ha fatto riflettere. Non mi è parso che il messaggio voleva essere da sprono come il presidente del Consiglio ha interpretato, ma più semplicemente mi è parsa una denuncia politico-amministrativa volta a salvare il salvabile e a fare conoscere ai cittadini molesi l’ingente danno che la comunità ha subìto e le responsabilità che questa Amministrazione attiva ha avuto e ha, anche nella semplice e ordinaria gestione di un cantiere di lavoro. Il presidente Pizzolo, nella risposta scritta alla denuncia politica-amministrativa (non allo sprono), scrive fra l’altro di volere ricordare a sè stesso che il Consiglio comunale è un organo programmatico e non esecutivo, come dire non è colpa mia prendetevela con la Giunta e con il sindaco. Il presidente Massimiliano Pizzolo è quello, lo dice lui, che non persegue la politica dello scaricabarile. Ma la cosa sconcertante è che basta disquisire fra programmatico ed esecutivo e per il presidente si giustifica tutto o ancora peggio si è risolta la questione. Spetta alla figura del presidente del Consiglio guidare e coordinare le attività di amministrazione e gestione operative, esercitando sulle stesse il controllo politico-amministrativo per assicurare che l’azione complessiva del Comune consegua gli obiettivi stabiliti negli atti e nei documenti programmatici. Più specificatamente il presidente ha il diritto-dovere di chiedere al sindaco o agli uffici del Comune tutti gli atti che lo stesso presidente dovesse ritenere utili per il raggiungimento del fine di cui sopra e può altresì convocare i dirigenti per ottenere qualsiasi chiarimento o informazione. Il presidente, quando in modo sarcastico asserisce che le responsabilità sono del Consiglio comunale tutto e non di una parte di esso, ha ragione, ma se il presidente permette, con il dovuto distinguo fra le parti che lo compongono e questo per onestà e verità. Così come il presidente, il consigliere Intelisano fa parte dell’Assemblea comunale di Castelmola, quest’ultimo espleta il ruolo che gli è stato assegnato dal corpo elettorale e cioè quello di consigliere di minoranza, quindi rappresenta solo una parte dell’organo rappresentativo del Comune di Castelmola. Un‘altra parte sempre dell’Assemblea comunale di Castelmola, la più importante, è rappresentata dal presidente Massimiliano Pizzolo, essendo il presidente dell’Assemblea cittadina. Pizzolo dovrebbe per ruolo istituzionale essere garante dell’attuazione dell’indirizzo politico sancito dal corpo elettorale e nulla conta la sopravvenuta sfiducia politica arrivata, perché la funzione-azione del presidente del Consiglio comunale è strumentale non già all’attuazione di un indirizzo politico della compagine che ne ha determinato l’elezione, bensì al corretto funzionamento dell’organo collegiale. E poi ,quando il presidente sembra indignarsi in merito a delle scelte fatte da altri (memore del fatto che le scelte non sono mai state frutto di un adeguato confronto collegiale ma solo decise e calate da alcuni) l’indignazione diventa nostra perché è palesemente evidente che Pizzolo usa il proprio ruolo agendo come protagonista della politica locale traducendo le proprie azioni in comportamenti parziali ispirati da protagonismo individuale e faziosità o che comunque compromettono il ruolo di garanzia e come tale si pone in netta incompatibilità con l’esercizio del ruolo di garante e di terzietà propria della funzione di presidente del Consiglio comunale facendo venire meno quella capacità di mantenere un’azione presidenziale super partes. In conclusione, suggerisco al presidente del Consiglio comunale di Castelmola, Massimiliano Pizzolo, a rassegnare per evidente opportunità le dimissioni”.
Melo un GENIO incompreso un ALTERNATIVO frainteso.
Da Striscia la notizia con grande gioia la rubrica più amata dagli italiani …………… ARRIVANO I “VECCHI” MOSTRI !!!!!!!!!!!!
noto con sommo piacere(o disappunto,a seconda dei punti di vista)che dopo quasi 4 anni di silenzio,con l’avvicinarsi delle prossime elezioni,manca meno di un anno,il signor melo russotti torni a parlare di politica.vorrei iniziare ponendo una domanda,cosa e cambiato nel modo di concepire cosa pubblica da quando era vicesindaco lei ad oggi?mi piacerebbe avere una risposta ma non so se mai l’avro!!e continuo come un paese puo essere governato se neanche dopo tre mesi dall’insediamento del nuovo sindaco si cominciano a notare i primi screzi fra lo stesso e il consiglio?questo stato di cose non è giovato a nessuno tant’è che chi piu ne ha pagato le conseguenze e stata CASTELMOLA tutta.un sindaco che deve apparire come sommo artefice di tutto cio che succede a castelmola,non lasciando neanche lo spazio della firma all’assessore competente,una giunta composta quasi per intierezza da persone poste in plancia di comando grazie a disdicevoli giochetti politici,gli unici due che erano li per accordi politici stipulati prima uno e stato defenestrato e uno relegato ai margini della vita sociale castelmolese,un consiglio diviso in lobby,maggioranza che fa l’opposizione e opposizione che fa da maggioranza,e qualcuno che fa da sostegno ad una politica svampita che si affaccia sul nulla.io da almeno tre anni denuncio questo stato di cose ma chi sono io per essere preso in considerazione da qualcuna di queste eccelse menti castelmolesi?.dire oggi che servono proposte e troppo tardi oggi servirebbe il buonsenso salvare il salvabile(ben poco).infine mi piace ricordare le parole di Winston Churchill a proposito dell’economia di un paese “in molti vedono l’economia di un paese come una giumenta,un animale da sfruttare,in pochi la vedono come un’essere che si carica addosso il pesante fardello di trainare il pesante carro del benessere nazionale”.questi erano discorsi.
Nella vita non bisogna mai stupirsi di niente!
Della serie ” a volte ritornano”, Russotti nella parte del severo censore dopo anni di autoesilio per evidente improponibilità.
Ricordiamo con terrore le gesta della squadra Biondo/ Russotti/ Pizzolo/ Catania/ Taiana!!!
Un altro!! a volte ritornano!! E sono due, Cesare Pizzolo e Carmelo Russotti!!!