Taormina. Il Torrente S. Antonio si conferma il percorso d’acqua più “multicolor” del comprensorio turistico. I residenti della zona a mare di Spisone, dove, appunto, sfocia, lo stanno vedendo diventare, in queste ore, da marrone a nero. La capacità di cambiare colore delle acque, che qualche anno fa diventarono, addirittura, rosse, è causato, probabilmente, dagli scarichi non autorizzati che si riversano nel percorso d’acqua. In questo periodo di vacanze le proteste sono state vibranti anche perché alle variazioni cromatiche si sono accomunati oleazzi nauseabondi che provengono dal letto del fiumiciattolo e si propagano per centinaia di metri. “Voglio effettuare – ha detto, per esempio, lo stimato Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Daniele Caprino, che abita, appunto, in quella zona sulla costa – un intervento come semplice cittadino, indignato da quanto sta accadendo da tempo. Arrivo a Taormina nel periodo di Pasqua e mi rendo conto che nulla è stato effettuato ad un anno di distanza, da quando, cioè, è stato indicato il divieto di balneazione sulla zona a seguito dei rilievi effettuati dai competenti uffici dell’Asp. Non si riesce a capire come mai l’Amministrazione attiva non riesca a risolvere drasticamente il problema. Sarebbe opportuno effettuare, al più presto, un sopralluogo su tutto il percorso per cercare di capire il perché di questi fenomeni che avvengono anche quando non si verificano le precipitazioni atmosferiche che, solitamente, fanno scaricare a mare tanti materiali. Credo che si debba affrontare la questione con fermezza ed assumendosi le proprie responsabilità. Mi rammarico perché, in un periodo di vacanze, la Perla manifesta queste ed altre manchevolezze”. Il fenomeno, questa volta, stando ad un rapido sopralluogo effettuato con l’ausilio di Giovanni Cordone, un altro residente della zona, arriverebbe dal percorso del torrente che attraversa il territorio di Castelmola. Un altro piccolo affluente, quello che colora l’acqua di rosso e che scorre nei pressi della frana di costa Don Lappio, allo stato attuale delle cose sembra disporre, invece, di un limpido prezioso liquido. Il fatto sta che rimangono in apprensione per la stagione balneare, che è alla porte, quanti frequentano quella splendida baia. I residenti chiedono una maggiore attenzione su una difficoltà oggettiva di cui si discute, non da mesi, ma ormai da anni.
La verità su:
franataormina.info/Fogna_Spisone
Caro Taorminese (commentatore dell’articolo qui sopra),
comprendo le sue rimostranze avverso questa situazione non proprio idonea all’importanza che Taormina ha e deve avere nel panorama turistico mondiale, ma non credo che sparare a zero su tutti e tutto possa aiutare la nostra città.
Comunque le ricordo che il consigliere D’Aveni è un membro dell’opposizione e tale ruolo svolge in seno al Consiglio Comunale: le redini del potere, inteso come gestione della cosa pubblica, sono nelle mani di altri per cui non è necessario fare della sterile polemica.
Perchè non ci illumina lei con una soluzione realistica e perseguibile su tale angusto problema ????
Peppe Sterrantino
Cari Amministratori,
non vi sembra il caso di dare una risposta al Dott. Caprino su quanto è stato fatto o si sta facendo per risolvere il problema ?????
…… vero non si è fatto niente e non si è in grado di fare niente.
PS. Come mai il consigliere D’Aveni non si è accorto di questa problematica e non ha fatto un articolo denuncia ??? Peccato ha perso un occasione !!