GIARDINI-S. PIO 0-2
GIARDINI: Venuto, Leonardi, Del Popolo, Sterrantino, Sgroi, D’Allura, Vitale (70’ Silvestro), Crisafulli, Villino, Vaccaro, Di Giuseppe (75’ Lombardo). All. Cannata.
S. PIO: Scaletta, Brischetto (89’ Leonardi), Fontanot, Indelicato, Daccula, Adornetto, Longo, Oliveri, Patanè (60’ Grasso), Robu, Di Marco (80’ Alonzo). All. Marchese.
ARBITRO: Ferraro di Caltanissetta.
RETI: 43’ Patanè, 85’ Robu.
Giardini. Colpo mancino della vicecapolista S. Pio, che riesce ad espugnare il Comunale, al termine di una gara, che uno sfortunato Giardini, seppur in formazione assai rimaneggiata, ha saputo controllare a dovere, nonostante le due reti subite. La prima, infatti, viziata da fuorigioco, la metteva a segno al 43’ Patanè con la difesa locale, che rallentava, permettendo a quest’ultimo di battere Venuto. Raddoppiava all’85’ Robu, dopo aver vinto un duello con avversario, con un dosato tiro da dentro area, che metteva fuori causa il portiere locale. La squadra del presidente Tanino Brunetto, comunque, ha da recriminare su una traversa colpita da Vitale al 26’, allorché quest’ultimo, sfuggito al controllo del suo angelo custode, s’involava sulla fascia sinistra, scoccando d’impeto il tiro finale, ma la palla andava a sbattere sul legno superiore della porta. Un’occasione mancata, che poteva benissimo cambiare l’andamento della partita, che i ragazzi del tecnico Saro Cannata sono stati in grado di interpretare in maniera straordinaria contro un avversario con tanto di blasone. Il quale, però, sul terreno giardinese non è apparso per nulla trascendentale, visto che una compagine a ranghi parecchio ridotti (almeno una mezza dozzina gli assenti fra le fila biancocelesti per squalifiche e infortuni) è riuscita a dargli filo da torcere dall’inizio alla fine, per quanto sia rimasta all’asciutto di marcature. Da non dimenticare che in seno al complesso catanese ci sono un paio di elementi, che fanno la differenza, fra cui il romeno Robu, capace di inventarsi in qualsiasi momento il gol, come quello siglato a cinque minuti dalla fine, che ha permesso ai suoi di fare bottino pieno.
Antonio Lo Turco