Taormina. “Sono convinto che le manifestazioni di Carnevale debbano avere il supporto economico esclusivo degli imprenditori locali”. L’indicazione arriva dall’assessore alle Attività produttive, Nunzio Corvaia. In effetti, di Carnevale si parla da tempo. Il sindaco Mauro Passalacqua si è manifestato, dal canto suo, più propenso al risanamento dei conti pubblici comunali, piuttosto, che al “panem et circenses”. Insomma, Palazzo dei Giurati parla già di un contributo da appena 25mila euro, somme queste da destinare a carri allegorici e serate danzati per Taormina, Trappitello e Mazzeo. Nel frattempo si è svolto, nei giorni scorsi, un incontro relativo alla realizzazione del programma di Carnevale. Nella sede dell’associazione “Imprenditori per Taormina” ha avuto luogo una riunione alla quale hanno partecipato le forze sociali della città. Presenti all’iniziativa anche gli storici capi dei gruppi in maschera, che fino a pochi anni fa animavano con le loro creazioni coreografiche la storica sfilata taorminese. Erano presenti all’iniziativa, tra gli altri, anche: Tino Giammona (Gruppo Osram), Nicola Sciglio, Salvo Rassa, Antonio Mignani (gruppo di Rocchenere) e Francesco Sorbello (Associazione “A 360 gradi”) assieme ad Alessandro Russotti (Movimento giovani taorminesi). Durante la riunione, sono emerse varie proposte ed anche una bozza di programma, oltre naturalmente ad altre idee dello stesso sodalizio degli imprenditori che però richiedono, secondo gli osservatori presenti alla riunione, somme abbastanza consistenti. Si tratta, infatti, di riportare alla ribalta carri in fiori e altre varie iniziative, che hanno reso, in un passato recente, il nostro Carnevale uno dei più eleganti della Sicilia. Gli stessi commercianti si stanno muovendo per cercare sponsorizzazioni private che possano aiutare concretamente alla realizzazione della manifestazione carnascialesca. Insomma si sta cercando una soluzione idonea per un periodo di feste dignitoso.
Sono d’accordo cn voi… Ma non potete fare di tutta l’erba un fascio, penso che anche voi siete stati giovani come loro, si sà che la società di oggi è un pò irrequieta quindi ci vorrebbe un pò più di controllo da parte dell’organizzazione, in modo da evitare che alcuni carri, come è successo l’anno scorso, abbiano casse intere di superalcolici; per carità per resistere bisogna bere un pò, ma con moderazione, e non solo, bisogna anche ballare e sapersi divertire. Per il resto x colpa di 4 “imbecilli” privare un’intera società di GIOVANI TAORMINESI del divertimento, soprattutto per quest’anno la pasqua è lontana, e questi ragazzi non anno altre vacanze prima, mi sembra un pò eccessivo. Riguardo al programma della attività di promozione mi sembra che Taormina ne abbia opportunità e che non le sappia sfruttare, di questo parlatene con i tour operator e vedrete le risposte.
VORREI RICORDARE A QUESTI SIGNORI CHE DIVERTIRSI PER QUALCHE ORA NON FA MALE A NESSUNO PROVATECI!
Pienamente d’accordo con Pietro. Il Carnevale di Taormina non interessa a nessuno se non a qualche bambino ed ai soliti travestiti.Il Comune deve spendere solo per i bambini.Gli altri soldi il Comune li deve spendere per eventi di richiamo e di prestigio,anche per spettacoli nelle vie e nelle piazze per vivacizzare la città.
Continiamo a non capire quale dovere abbia l’Amministrazione di pagare le spese dell’ubbriacatura molesta di qualche perdigiorno vestito da donna che fa ridere solo chi è ubbriaco come lui!
Neanchè un euro viene invece impiegato per la realizzazione e la promozione degli eventi pasquali a partire dalla processione della Passione assolutamente unica e di grande pregio che rappresenta oltretutto l’inizio canoico della stagione turistica.