Taormina. Eseguito, ieri mattina, il sopralluogo tecnico voluto dal Tribunale di Messina sul ponte del Torrente “S. Venera” che si trova al confine con il territorio di Giardini. Come si ricorderà, Vittorio Sabato, in questo caso nelle sue vesti di imprenditore e non di politico, ha intentato causa contro il Consorzio delle autostrade siciliane, perché l’Ente avrebbe chiuso, da almeno sette anni, arbitrariamente il percorso arrecando gravi danni non solo alla sua ditta ma anche a tutta la frazione di Trappitello ed alla Valle dell’Alcantara. In sostanza si vuole sostenere che il ponte sarebbe ancora idoneo a sostenere il passaggio delle auto e dunque sarebbe stato chiuso al transito senza motivo. La causa è singolare e probabilmente ha semplicemente il senso di voler sollevare nuovamente il problema della realizzazione degli interventi, sempre annunciati, ma mai realizzati. Il fatto sta che, comunque, la procedura civile sta andando avanti e il consulente tecnico del Tribunale, l’ing. Emilio Passaniti, ha effettuato tutte le misurazioni necessarie. Si deve stabilire, infatti, se la struttura è ancora resistente o meno. Hanno raggiunto la zona, oltre a Franz Buda, esperto del sindaco Mauro Passalacqua per la Viabilità comprensoriale, anche Nunzio Priolo, capo dell’Ufficio tecnico di Taormina, il legale Rosario Tomarchio dello Studio Cutuli, il figlio di Sabato, Giuseppe ed i rappresentanti del Consorzio per cercare di trovare il bandolo della matassa di una questione che comunque potrebbe essere risolta, magari, realizzando materialmente al più presto gli interventi. Intanto le misurazioni ed i rilievi sono stati effettuati, poi si effettuerà uno studio accurato che deciderà la solidità o meno del complesso su cui si sta indagando. Sulla materia numerose sono state, in passato, le proteste anche dei sindaci del comprensorio. Da tempo si dice che era stata realizzata la gara d’appalto sulle opere da effettuare. Fino a questo momenti di operai sul ponte non si è vista nemmeno l’ombra.
…se le amministrazioni non sono sicure della struttura, perche’non ricostruirne una nuova,senza aspettare che ci scappi il morto?oops!!il Dio Denaro e’piu’importante che prevenire qualche disgrazia!!!..7 anni per pensarci…!
……….. vorrei ricordare che la riapertura del ponte S.Venera era uno dei cavalli di battaglia dell’Amministrazione. Per la fine della legislatura manca tanto tempo, chi vivrà, speriamo, vedrà.