Taormina. “La Perla non è più debitopoli”: lo ha affermato il sindaco Mauro Passalacqua, che ha depositato la relazione di quanto effettuato dal suo Governo cittadino. “Lo stato delle controversie tutt’ora pendenti – si legge, infatti nella relazione che riguarda, in particolare, l’azione dell’assessore alle Finanze, Fabio D’Urso – è il frutto di giudizi maturati nel corso degli anni e la loro definizione è notevolmente complessa per la difficoltà dei giudizi. Per fronteggiare il contenimento delle parcelle degli avvocati incaricati dall’Ente, si è deciso di seguire l’indirizzo che vuole al momento del conferimento dell’incarico l’impegno complessivo per il costo del giudizio. Il risultato è stato che il costo di questo settore così oneroso, relativamente al secondo semestre 2009 e al primo semestre 2010, ammonta a 148mila euro circa, con un risparmio di 136mila euro rispetto al periodo precedente, pari al 47,85% in meno. Nella continuità di fronteggiare il maggior onere causato dalle spese legali degli anni precedenti si è provveduto a transigere con i vari legali che hanno permesso di ridurre le parcelle su una richiesta di onorari per giudizi definiti, il cui ammontare si attesta in 4milioni e 390mila euro e che è scesa, invece, ad un milione 835mila euro con un risparmio per l’Ente di 2milioni554mila euro pari ad un decremento del 58,19%”.
Un capitolo a parte merita, secondo la relazione, la nota transazione delle parcelle di due noti avvocati, stipulata durante la gestione commissariale di qualche anno fa, con cui si riconosceva l’importo di 353mila euro, invece di 5milioni 831mila euro. Anche sul presunto debito minore il Comune sta mettendo in atto una strenua opposizione. La somma ammontante per sentenze passate in giudicato ancora, però, da riconoscere ufficialmente, è pari a 7milioni 647mila euro. Si tratta di un importo conteggiato fino al 31 luglio di quest’anno. Il sindaco ricorda, inoltre, che con ordinanza del Giudice delle Esecuzioni del Tribunale di Taormina è stato sospeso l’atto di pignoramento dell’importo di 25milioni di euro promosso dall’impresa che ha realizzato il cosiddetto “piano parcheggi” a seguito di una sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato il Lodo ancora non eseguibile. Ma esistono tante altre voci di risparmio che riguardano altre materie. La relazione, composta da circa settanta pagine è stata letta nelle sue varie voci nell’ambito del Civico consesso che si è svolto, ieri, in tarda serata.