Taormina. La “gaming hall” targata “Città del Centauro” sarà ospitata dal Palazzo “Baronessa di Policastrello”. L’edificio, ubicato in pieno centro storico, attualmente è sede di un noto ristorante di lusso. E’ questo il frutto dell’annunciato incontro che si è svolto, ieri mattina, con i rappresentanti di una società americana che è disposta ad investire su quello che viene definito il progetto “Anit”. Taormina sta collaborando, in maniera concreta, con Stresa e Salsomaggiore. In sostanza il piano, se andasse in porto, potrebbe rappresentare una sorta di attacco massiccio e in grande stile alla mancanza di legislazione sulla questione relativa alle case da gioco. Taormina, qualora si potranno aprire i battenti, metterebbe un ulteriore sigillo sulla sua battaglia relativa alla casa da gioco. Anzi, la “Perla” si troverebbe tra i precursori di un sistema di gioco che, se realizzato nei prossimi anni, potrebbe risultare, invece, obsoleto e fuori moda. Non si tratta di collocare solo slot, ma anche giochi tradizionali. Il tutto concesso dalla normativa vigente che guarda anche alle nuove mode. Ad accogliere i rappresentanti della società che materialmente dovrebbe investire su quanto preventivato è stato il sindaco di Taormina, Mauro Passalacqua.
ha ha ha, pensavo di essere l’unica a cui le gaming halls facessero ribrezzo, le associerei più a un turismo di bassa lega che ad un turismo di elite, chi ha soldi bada bene a come li spende, non li butta dalla finestra, sono i poveracci che si illudono di poter vincere che si fanno fregare i soldi dalle slot machines….e una volta usciti….bèh a quel punto non avranno neanche più i soldi per un caffè!!!!!!
Sarebbe importante fare risaltare con un cartello appropriato il nome del “Palazzo La Baronessa” con una cronostoria che ne documenti l’appartenenza e le vicissitudini del tempo. Nelle cartine e nel materiale illustrativo della città in distribuzione ai turisti si dovrebbe indicare il sito, come fanno in altre città, facendo risaltare le bellezze che si hanno.
Sono sempre dell’avviso che manteniamo troppo nascoste le nostre bellezze antiche e li facciamo conoscere poco.
Naturalmente questa mia indicazione non ha niente da condividere con la gaming hall, ma l’edificio deve essere maggiormente apprezzato.
Location azzeccata , infatti si potrebbe utilizzare Piazza S. Agostino come parcheggio, ed anche le piazzette in concessione ai bar storici per i motocicli ed accogliere con tappeti rossi l’elegante clientela che affolla le gambling hall.
Arrivano le macchinette!!!
Alcolizzati, perdigiorno e tabagisti avranno modo di tastare la rinomata ospitalità siciliana!
Frotte di croceristi impegnati all’ultima monetina, è questa la migliore cura per l’industria turistica taorminese???