Taormina. Nelle scorse ore, a Catania, i carabinieri del Norm della Compagnia di Taormina hanno dato esecuzione ad un provvedimento custodiale emesso dal Tribunale di Messina – Collegio per il Riesame che, a seguito di impugnazione innanzi la Corte di Cassazione dell’ordinanza di scarcerazione emessa lo scorso 4 settembre 2009 dal citato Tribunale, ha emesso una nuova misura di custodia cautelare in carcere a carico di un uomo, nato a Catania, classe 1980, già noto alle Forze dell’Ordine. Come si ricorderà, lo scorso mese di agosto 2009, l’uomo, unitamente ad un correo, erano stati arrestati in circostanze diverse, dai carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Taormina, in collaborazione con i colleghi della Stazione Carabinieri di Letojanni, in quanto ritenuti gli autori della rapina perpetrata poco dopo le 13.30 del 18 agosto 2009, ai danni dell’ufficio postale di Letojanni. Nella medesima giornata, i carabinieri avevano arrestato un 43enne originario di Acicastello, che venne bloccato mentre era in fuga a bordo di un’autovettura nel centro abitato del Comune di Sant’Alessio Siculo. Il giorno successivo, grazie alle descrizioni fornite dai testimoni, i militari dell’Arma erano risaliti all’identità dell’uomo, originario del Catanese, già noto ai Carabinieri dell’Aliquota Operativa poiché gravitante spesso nel territorio del Comune di Giardini Naxos. A seguito degli arresti, il Gip del Tribunale di Messina, nel corso dell’udienza di convalida del 21.08.2009, aveva disposto per entrambi gli arrestati la custodia cautelare in carcere. Il successivo 4 settembre 2009, il Tribunale del Riesame di Messina aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Messina, disponendo l’immediata liberazione dell’uomo. A seguito di tale provvedimento, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Messina, titolare dell’indagine, ha impugnato presso la Corte di Cassazione il provvedimento del citato Tribunale. In proposito, nei mesi scorsi, la Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza di liberazione dell’uomo rinviando gli atti al Tribunale del Riesame. Nel corso della nuova udienza, il predetto Tribunale ha ritenuto gravemente indiziarie ed idonee a configurare un quadro di gravità indiziaria, le risultanze investigative che erano emerse nel corso delle indagini effettuate dai Carabinieri di Taormina, ovvero, la presenza di tatuaggi, non coperti al momento della rapina, presenti su alcune parti del corpo dell’uomo, la descrizione del rapinatore fornita dai testimoni, l’insolita circostanza che il rapinatore indossasse nel mese di agosto una camicia a maniche lunghe ed abbottonata sino al collo (tale circostanza non ha però impedito al sistema di video-sorveglianza di immortalare la presenza di una lettera tatuata sul collo dell’uomo), nonché l’ulteriore elemento di sospetto in relazione al rinvenimento presso l’abitazione dell’arrestato di una somma di denaro. Alla luce di tali gravi elementi indiziari, il Tribunale del Riesame di Messina ha emesso un provvedimento di cattura nei confronti dell’uomo che, nelle scorse ore, è stato rintracciato ed arrestato dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Taormina, mentre era in transito in una via del centro abitato di Catania. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato quindi condotto presso il Carcere di Catania Piazza Lanza a disposizione dell’A.G..